Eleazaro Rossi – KAMIKAZE Teatro Astra
Prosa di Eleazaro Rossi: KAMIKAZE SCHIO – L’Evento Teatrale che Cambierà la Percezione dell’Arte Contemporanea nel 2026
Il 5 maggio 2026 segnerà una data indelebile nella storia del teatro italiano contemporaneo. Alle ore 21:00, il Teatro Astra di Schio, in via Battaglione Val Leogra 45, ospiterà la prima assoluta di KAMIKAZE SCHIO, ultima fatica del visionario drammaturgo Eleazaro Rossi. Questo lavoro, annunciato come il più ambizioso e politicamente carico della sua carriera, promette di scuotere le fondamenta stesse del linguaggio teatrale, mescolando elementi di performance art, teatro documentario e critica sociale radicale.
Eleazaro Rossi, figura controversa e geniale del panorama culturale nazionale, torna a calcare le scene dopo il successo internazionale di “Apocalisse Soft”. Con KAMIKAZE SCHIO, l’artista sembra voler spingere oltre i confini della sua ricerca, affrontando temi scottanti come la deindustrializzazione, le migrazioni climatiche e la crisi della democrazia rappresentativa. Il titolo stesso, con il suo richiamo al sacrificio estremo e il riferimento esplicito alla città di Schio, evoca un’operazione artistica che vuole essere insieme denuncia e atto d’amore verso un territorio e le sue contraddizioni.
Il Contesto Storico-Sociale: Perché Schio nel 2026?
Per comprendere appieno la portata di KAMIKAZE SCHIO, è necessario analizzare il contesto in cui l’opera nasce. Schio, storica città laniera del Vicentino, rappresenta un microcosmo perfetto delle trasformazioni che hanno attraversato il Nord-Est italiano negli ultimi decenni. Da polo industriale a centro di servizi avanzati, da comunità omogenea a laboratorio di integrazione multietnica, la città incarna tutte le tensioni della postmodernità.
Nel 2026, Schio si troverà ad affrontare sfide cruciali:
- Transizione ecologica: Il completamento del progetto “Schio Carbon Neutral 2030”
- Rigenerazione urbana: La riconversione delle ex aree industriali
- Crisi demografica: L’invecchiamento della popolazione autoctona
- Nuove migrazioni: L’arrivo di climate refugees da aree semi-desertiche
Proprio in questo crogiolo di trasformazioni, Eleazaro Rossi ha scelto di ambientare la sua opera più radicale. KAMIKAZE SCHIO non è semplicemente uno spettacolo teatrale, ma un vero e proprio esperimento antropologico che mette in scena il conflitto tra memoria industriale e futuro post-umano.
Analisi del Titolo: Il Significato di “Kamikaze” nel Contemporaneo
Il termine “kamikaze”, carico di implicazioni storiche e culturali, viene qui sottoposto a una risemantizzazione profonda. Rossi lo strappa dal suo contesto bellico per trasformarlo in una metafora della creatività contemporanea. Nell’era dell’Antropocene, l’artista stesso diventa un kamikaze, un essere disposto a sacrificarsi per trasmettere un messaggio cruciale all’umanità.
Il concetto di “kamikaze” in Rossi assume molteplici stratificazioni:
- Sacrificio estetico: La volontà di distruggere le forme tradizionali del teatro
- Impegno politico: La scelta di schierarsi senza compromessi
- Rischio creativo: L’accettazione del possibile fallimento artistico
- Trasformazione sociale: L’idea che solo atti radicali possano innescare cambiamenti
Questa operazione concettuale si inserisce in una tradizione che va dalle avanguardie storiche al situazionismo, ma con una consapevolezza nuova: quella di operare in un mondo saturo di immagini e spettacolarizzazione.
La Drammaturgia di Eleazaro Rossi: Evoluzione e Rottura
Per apprezzare la portata innovativa di KAMIKAZE SCHIO, è necessario tracciare un percorso attraverso l’evoluzione della drammaturgia rossiana. Dai primi lavori, caratterizzati da un realismo magico di matrice nordestina, fino alle recenti sperimentazioni post-drammatiche, Rossi ha sempre mantenuto una coerenza profonda nella sua ricerca.
Le fasi principali del suo percorso creativo:
- Periodo neo-realista (2008-2014): Opere come “La fabbrica dei sogni” e “Ultimo turno”
- Sperimentazione linguistica (2015-2019): La trilogia “Dialetti dell’anima”
- Svolta biopolitica (2020-2024): “Corpi estranei” e “Apocalisse Soft”
- Fase kamikaze (2026): KAMIKAZE SCHIO come punto di arrivo e nuovo inizio
Ciò che distingue KAMIKAZE SCHIO dalle opere precedenti è l’abbandono definitivo della struttura drammaturgica tradizionale. Lo spettacolo si presenta come un flusso di coscienza collettivo, dove i confini tra attori e spettatori, tra finzione e realtà, vengono deliberatamente infranti.
Il Teatro Astra: Luogo e Non-Luogo della Performance
La scelta del Teatro Astra come sede della prima non è casuale. Questo spazio, che ha attraversato tutte le trasformazioni della città, da cinema a teatro polivalente, rappresenta il palcoscenico ideale per un’opera che vuole interrogare la stessa natura dei luoghi culturali nella società contemporanea.
Rossi ha lavorato a lungo con l’architetto Maria De Santis per riconfigurare radicalmente lo spazio del Teatro Astra. Le modifiche previste includono:
- Demolizione parziale della platea per creare uno spazio performativo ibrido
- Installazione di schermi olografici per proiezioni immersive
- Sistema sonoro binaurale che coinvolge ogni spettatore individualmente
- Dispositivi di realtà aumentata integrati nell’esperienza teatrale
Questa trasformazione trasforma il Teatro Astra da semplice contenitore a protagonista attivo dello spettacolo, amplificando il dialogo tra l’opera e il contesto urbano che la ospita.
Temi e Motivi: Una Mappa Concettuale di KAMIKAZE SCHIO
KAMIKAZE SCHIO si sviluppa come una costellazione di temi interconnessi, che riflettono la complessità del presente. Attraverso un’analisi dei materiali preparatori e delle dichiarazioni dell’autore, è possibile tracciare una mappa concettuale dell’opera.
I nuclei tematici principali:
- La fine del lavoro: L’automazione integrale e la crisi dell’etica produttivistica
- Ecologia profonda: Il rapporto tra specie umana e ecosistemi
- Identità liquide: La decomposizione delle appartenenze tradizionali
- Tecnologia e controllo: Il capitalismo della sorveglianza e le sue alternative
- Resilienza comunitaria: Nuove forme di solidarietà nell’era digitale
Ciò che rende unico l’approccio di Rossi è la capacità di intrecciare questi macro-temi con le micro-storie del territorio. Attraverso un lavoro di ricerca durato due anni, il drammaturgo ha raccolto centinaia di testimonianze di cittadini, immigrati, imprenditori, disoccupati, creando un affresco corale della Schio contemporanea.
Il Cast e la Direzione Artistica: Un Collettivo Transdisciplinare
KAMIKAZE SCHIO rappresenta il punto d’incontro di competenze diversificate. Rossi ha riunito un team di collaboratori provenienti da ambiti spesso distanti dal teatro tradizionale, creando un vero e proprio collettivo di ricerca transdisciplinare.
I protagonisti creativi dell’opera:
- Eleazaro Rossi: Drammaturgo e regista
- Lorenzo Bianchi: Compositore e sound designer
- Fatima Al-Mansour: Coreografa e movement director
- Zhang Wei: Visual artist e designer delle proiezioni
- Giulia Moro: Ricercatrice antropologica e co-autrice
- Marco Furlan: Esperto di tecnologie immersive
Il cast attoriale comprende sia professionisti affermati che performer non professionisti selezionati attraverso un laboratorio aperto alla cittadinanza. Questo approccio ibrido supera la distinzione tra arte professionale e partecipazione comunitaria, creando un organismo scenico unico nel suo genere.
Innovazioni Tecniche e Linguistiche: Oltre i Confini del Teatro
KAMIKAZE SCHIO introduce innovazioni che ridefiniscono le possibilità stesse del medium teatrale. Rossi e il suo team hanno sviluppato dispositivi tecnologici e soluzioni drammaturgiche che ampliano radicalmente il vocabolario della scena contemporanea.
Le principali innovazioni:
- Sistema di traduzione in tempo reale per spettatori non italofoni
- Interfaccia neuronale non invasiva che modula l’esperienza in base alle reazioni del pubblico
- Algoritmi generativi che variano alcuni elementi dello spettacolo a ogni replica
- Realtà mista che integzza elementi fisici e digitali
- Architettura sonora spazializzata che crea campi acustici individuali
Queste tecnologie non sono mere decorazioni, ma diventano parte integrante del tessuto drammaturgico, interrogando il rapporto tra umano e tecnologico, tra naturale e artificiale.
La Produzione: Economia e Sostenibilità di un Progetto Ambizioso
Realizzare un’opera della portata di KAMIKAZE SCHIO richiede un modello produttivo innovativo. Con un budget di circa 850.000 euro, lo spettacolo rappresenta uno degli investimenti più significativi nel teatro di ricerca italiano degli ultimi anni.
Le fonti di finanziamento:
- Fondi pubblici (Ministero della Cultura, Regione Veneto)
- Sponsor privati (aziende innovative del territorio)
- Crowdfunding (oltre 1.200 sostenitori)
- Coproduzioni internazionali (teatri di Germania, Francia e Belgio)
- Investimento dei creativi (parte degli honoraria reinvestita nel progetto)
Particolare attenzione è stata dedicata alla sostenibilità ambientale della produzione. Tutti i materiali scenici sono riciclabili o biodegradabili, l’energia utilizzata proviene da fonti rinnovabili, e le trasferte sono compensate attraverso progetti di riforestazione.
La Ricezione Critica: Aspettative e Polemiche
Ancor prima del debutto, KAMIKAZE SCHIO ha generato un acceso dibattito nel mondo culturale. Da un lato, i sostenitori vedono nell’opera il punto di arrivo di una ricerca decennale e un modello per il teatro del futuro. Dall’altro, i critici temono un eccesso di sperimentalismo fine a se stesso.
Le voci a favore sottolineano:
- Il coraggio di affrontare temi cruciali del nostro tempo
- L’innovazione linguistica e tecnologica
- La capacità di coinvolgere la comunità
- La visione politica radicale e necessaria
Le critiche principali riguardano:
- Il rischio di incomprensibilità per il grande pubblico
- I costi elevati in un periodo di crisi
- L’accusa di colonialismo culturale nell’uso di certe tecnologie
- La presunta retorica del sacrificio artistico
Queste polemiche riflettono le tensioni più ampie che attraversano il mondo della cultura contemporanea, diviso tra innovazione e tradizione, tra impegno e intrattenimento.
KAMIKAZE SCHIO e il Futuro del Teatro Italiano
Al di là del suo valore artistico intrinseco, KAMIKAZE SCHIO rappresenta un caso studio fondamentale per comprendere le direzioni possibili del teatro italiano nel prossimo decennio. L’opera di Rossi incarna infatti molte delle tendenze che stanno ridisegnando il panorama performativo nazionale.
Le tendenze evidenziate dal progetto:
- Ibridazione dei linguaggi: Teatro, danza, arti visive e digitali
- Site-specificity espansa: Dialogo profondo con i contesti locali
- Participazione attiva: Superamento della passività dello spettatore
- Sostenibilità integrale: Ambientale, economica e creativa
- Internazionalizzazione radicata: Glocalismo consapevole
Queste caratteristiche fanno di KAMIKAZE SCHIO un laboratorio vivente per il teatro del futuro, un esperimento le cui ricadute influenzeranno la scena italiana ben oltre il 2026.
Come Partecipare all’Evento: Informazioni Pratiche
Per chi volesse assistere alla prima di KAMIKAZE SCHIO il 5 maggio 2026 alle ore 21:00 al Teatro Astra di Schio, ecco tutte le informazioni necessarie.
Biglietti e prenotazioni:
- Vendita online: Dal 1° marzo 2026 sul sito del Teatro Astra
- Prevendite: Presso la biglietteria del teatro e punti autorizzati
- Prezzi: Intero 25€, ridotto 18€ (under 26, over 65)
- Posti limitati: Massimo 120 spettatori a replica per garantire la qualità dell’esperienza
Informazioni logistiche:
- Indirizzo: Teatro Astra, via Battaglione Val Leogra 45, Schio (VI)
- Parcheggio: Area disponibile a 200 metri con posti riservati
- Accessibilità: Struttura completamente accessibile a persone con disabilità
- Durata: Spettacolo della durata di circa 3 ore con intervallo
Si raccomanda la prenotazione anticipata data l’eccezionalità dell’evento e il numero limitato di posti disponibili.
Conclusioni: L’Importanza di KAMIKAZE SCHIO nel Panorama Culturale Contemporaneo
KAMIKAZE SCHIO si presenta non solo come un evento teatrale, ma come un vero e proprio happening culturale che sintetizza le tensioni, le paure e le speranze del nostro tempo. Eleazaro Rossi, con il coraggio che lo caratterizza, ha scelto di confrontarsi senza mediazioni con le questioni cruciali che definiscono l’epoca contemporanea.
Attraverso un linguaggio che unisce tradizione e innovazione, locale e globale, umano e tecnologico, l’opera promette di offrire allo spettatore un’es
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Dove
via Btg. Val Leogra 45, SCHIO, IT, 36015