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I Ditelo Voi – Dirotta Sul Nulla Teatro Ariston

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I Ditelo Voi – Dirotta Sul Nulla Teatro Ariston

Prosa di I Ditelo Voi: Dirotta Sul Nulla – Un Viaggio nell’Assurdo in Scena al Teatro Ariston di Mondragone

Il 14 febbraio 2026, alle ore 21:00, il prestigioso Teatro Ariston di Mondragone, situato in Corso Umberto I, si prepara ad accogliere uno degli eventi teatrali più attesi dell’anno: “Prosa di I Ditelo Voi – Dirotta Sul Nulla”. Questo spettacolo, che promette di rivoluzionare la percezione stessa della drammaturgia contemporanea, rappresenta il culmine di un percorso artistico decennale del collettivo “I Ditelo Voi”, noto per le sue sperimentazioni linguistiche e narrative che sfidano le convenzioni.

La data del 14 febbraio, tradizionalmente dedicata agli innamorati, assume per questa rappresentazione un significato profondamente simbolico: non più una celebrazione dell’amore romantico, ma un invito ad amare l’ignoto, l’inconsueto, il nulla stesso. In un’epoca dominata dall’iperstimolazione e dal rumore di fondo costante, “Dirotta Sul Nulla” si propone come un atto rivoluzionario di resistenza poetica, un viaggio nelle profondità del silenzio e del non-senso che cela, paradossalmente, significati inattesi.

Il Collettivo I Ditelo Voi: Chi Sono gli Architetti del Caos Controllato

Per comprendere appieno la portata di “Dirotta Sul Nulla”, è essenziale conoscere il collettivo che ne è l’artefice. I Ditelo Voi nascono nel 2015 come gruppo informale di studenti di filosofia e teatro dell’Università di Bologna. Il loro nome, già di per sé un programma, riflette una precisa scelta estetica: trasferire sulla platea la responsabilità dell’interpretazione, sfidando la passività dello spettatore tradizionale.

Il loro percorso artistico è caratterizzato da una progressione verso forme espressive sempre più radicali:

  • Fase Fondativa (2015-2018): Sperimentazione sul linguaggio e decostruzione dei generi teatrali classici. Opere come “Il Verbo Sospeso” e “Dialoghi a Singhiozzo” esplorano le potenzialità del non-detto e della pausa scenica.
  • Fase di Transizione (2019-2022): Incorporazione di elementi multimediali e interattivi. Lo spettacolo “La Stanza degli Echi” coinvolgeva direttamente il pubblico attraverso dispositivi digitali, creando una narrazione collettiva e non lineare.
  • Fase della Maturazione (2023-oggi): Approdo a una poetica dell’assenza e del vuoto. “Dirotta Sul Nulla” rappresenta il punto più alto di questa evoluzione, dove la ricerca si spinge verso i confini estremi della comunicabilità.

I membri del collettivo, che preferiscono mantenere l’anonimato e presentarsi come un’entità corale, rilasciano rare dichiarazioni in cui affermano: “Il teatro non deve necessariamente raccontare storie. A volte, il suo compito più alto è mostrare l’impossibilità di raccontare. È in quel vuoto, in quell’assenza di senso immediato, che lo spettatore può finalmente costruire un significato autenticamente suo.”

Dirotta Sul Nulla: Sinossi e Struttura di un’Opera che Definisce i Confini del Teatro

Provare a riassumere la trama di “Dirotta Sul Nulla” è un’operazione destinata a fallire, poiché lo spettacolo sfugge deliberatamente a qualsiasi categorizzazione narrativa tradizionale. Non esiste una storia nel senso convenzionale del termine, ma piuttosto una successione di quadri, situazioni e stati d’animo che esplorano il tema del vuoto nelle sue molteplici declinazioni.

La struttura dello spettacolo, della durata prevista di circa due ore senza intervallo, si articola in tre movimenti principali, ciascuno dedicato a una diversa forma di “nulla”:

  • Primo Movimento: Il Nulla Acustico. La scena è immersa in un silenzio quasi totale, rotto solo da suoni minimi e casuali. Gli attori, immobilizzati, comunicano esclusivamente attraverso micro-espressioni facciali e impercettibili movimenti oculari. È un’esplorazione della comunicazione pre-verbale e delle potenzialità drammaturgiche del non-suono.
  • Secondo Movimento: Il Nulla Narrativo. Gli attori pronunciano monologhi composti da frasi sconnesse, non sequitur, citazioni decontestualizzate e parole inventate. La sintassi viene deliberatamente frantumata per creare un senso di disorientamento che costringe lo spettatore a cercare connessioni dove apparentemente non ve ne sono.
  • Terzo Movimento: Il Nulla Scenico. Il palcoscenico viene progressivamente svuotato di tutti gli elementi, fino a rimanere completamente nudo. Gli attori abbandonano la scena uno dopo l’altro, lasciando che sia lo spazio vuoto a diventare il vero protagonista dell’ultima mezz’ora di rappresentazione.

Questa struttura non è rigida, ma fluttuante, con elementi di ogni movimento che possono trapelare negli altri, creando un flusso di coscienza collettivo che riflette la natura frammentaria e spesso insensata dell’esperienza contemporanea.

La Regia: Come si Dirige l’Indirizzabile?

La regia di “Dirotta Sul Nulla” è un’impresa che sfida le definizioni stesse del mestiere. Il collettivo I Ditelo Voi parla di “regia del caso controllato”, una metodologia che combina una preparazione meticolosissima con un’apertura totale all’imprevisto e all’errore.

Gli attori, selezionati per la loro capacità di gestire l’improvvisazione estrema e la tensione statica, lavorano seguendo un copione che non contiene battute tradizionali, ma una serie di istruzioni performative, come:

  • “Sostieni lo sguardo di un membro del pubblico per non meno di tre minuti.”
  • “Pronuncia una parola a caso dalla lingua italiana, poi rimani in silenzio per il tempo che ritieni necessario.”
  • “Cammina in cerchio finché non senti un impulso interno a fermarti.”

La scenografia, opera dell’artista visiva Elena Mori, è essa stessa un personaggio mutevole. Composta da pannelli mobili, proiezioni evanescenti e oggetti di uso comune decontestualizzati, si trasforma continuamente, riflettendo il tema della precarietà e della provvisorietà. Mori spiega: “Volevamo una scenografia che fosse un organismo vivo, che respirasse con gli attori e con il pubblico. Qualcosa che potesse esistere e non esistere allo stesso tempo.”

Le Reazioni della Critica: Tra Incomprensione e Acclamazione

Le prime rappresentazioni di “Dirotta Sul Nulla” hanno polarizzato la critica specializzata, dividendo nettamente gli opinionisti in due fazioni opposte.

Da un lato, i sostenitori entusiasti, come il critico Marco Belli, che ha definito lo spettacolo “il più importante atto di resistenza poetica del teatro italiano del XXI secolo. Un’opera che ci costringe a fare i conti con la nostra incapacità di stare nel vuoto, con la nostra fame patologica di significato. Dopo averlo visto, non si è più gli stessi.”

Dall’altro, i detrattori più feroci, tra cui la giornalista Sara Conti, che ha scritto: “Quello di I Ditelo Voi è un vuoto che non interroga, ma semplicemente annoia. Una provocazione fine a se stessa, un esercizio di stile che dimentica la funzione primaria del teatro: comunicare. Due ore di vita che non torneranno mai più.”

Questa divisione così netta è, secondo molti osservatori, parte integrante del progetto artistico del collettivo. I Ditelo Voi non cercano il consenso universale, ma vogliono generare una reazione, qualsiasi essa sia. L’indifferenza sarebbe, per loro, l’unico vero fallimento.

Perché Vedere “Dirotta Sul Nulla” al Teatro Ariston di Mondragone

Assistere a “Prosa di I Ditelo Voi – Dirotta Sul Nulla” non è un semplice passatempo serale. È un’esperienza totalizzante che mette alla prova le proprie certezze, la propria pazienza e la propria capacità di abbandonarsi all’ignoto. Ecco alcuni motivi per cui vale la pena essere presenti il 14 febbraio 2026 al Teatro Ariston:

  • Un’Esperienza Unica e Irripetibile: Ogni rappresentazione di “Dirotta Sul Nulla” è diversa dalle altre. L’alto grado di improvvisazione e l’interazione con il pubblico rendono ogni serata un evento a sé stante, destinato a non ripetersi mai nello stesso modo.
  • Una Sfida Intellettuale: In un’epoca di intrattenimento facile e immediato, questo spettacolo costringe a una riflessione profonda. È una palestra per la mente, un invito a porsi domande scomode sulla natura della comunicazione e del senso.
  • Il Prestigio del Teatro Ariston: Il Teatro Ariston di Mondragone, con la sua acustica perfetta e la sua architettura che unisce tradizione e modernità, è la cornice ideale per un’opera così rarefatta e complessa. L’intimità della sala garantisce un coinvolgimento totale.
  • L’Oportunità di Partecipare a un Pezzo di Storia del Teatro: Opere così radicali e discusse sono spesso quelle che, col tempo, vengono riconosciute come punti di svolta. Esserci significa testimoniare in prima persona un momento significativo dell’evoluzione della drammaturgia contemporanea.

Informazioni Pratiche per la Serata del 14 Febbraio 2026

Per vivere al meglio l’esperienza di “Dirotta Sul Nulla”, è utile organizzare la serata con qualche accorgimento particolare.

Biglietti: La prevendita è già aperta sul sito ufficiale del Teatro Ariston e presso i punti vendita autorizzati. Data la natura sperimentale e discussa dello spettacolo, si consiglia di acquistare i biglietti con anticipo, poiché si prevede un “tutto esaurito” motivato sia dalla curiosità che dalla polemica.

Preparazione Mentale: Non aspettatevi una trama tradizionale, personaggi da amare o odiare, o un messaggio chiaro e univoco. Arrivate a teatro con la mente aperta, pronti ad abbandonare le aspettative e a lasciarvi trasportare dall’esperienza, qualunque forma essa prenda.

Dopo lo Spettacolo: Il collettivo I Ditelo Voi ha annunciato che, al termine della rappresentazione, non ci sarà il tradizionale ricevimento o l’incontro con il pubblico. Invece, gli spettatori saranno invitati a rimanere in sala per alcuni minuti di silenzio collettivo, per elaborare in solitudine e comunione ciò che hanno vissuto.

Dirotta Sul Nulla: Oltre il Teatro, una Metafora dell’Esistenza Contemporanea

Al di là del suo valore artistico, “Dirotta Sul Nulla” funziona come una potente metafora della condizione umana nell’era digitale e post-moderna. Viviamo in un mondo saturo di informazioni, di stimoli, di narrazioni contrastanti che spesso si annullano a vicenda. In questo rumore di fondo costante, il senso ultimo sembra sfuggirci, lasciandoci in un perenne stato di ansia e disorientamento.

L’opera di I Ditelo Voi non offre risposte, ma propone una via d’uscita paradossale: invece di cercare disperatamente un significato, abbracciare consapevolmente il non-senso. Esplorare il vuoto non come un’assenza da temere, ma come uno spazio di libertà e possibilità infinite. “Dirottare sul nulla” significa, in ultima analisi, compiere un atto di ribellione contro la tirannia del significato obbligatorio.

Il 14 febbraio 2026, al Teatro Ariston di Mondragone, non andremo semplicemente a teatro. Partiremo per un viaggio ai confini di ciò che chiamiamo arte, comunicazione e realtà. Un viaggio che, forse, ci condurrà nel cuore di noi stessi, attraverso la via più impensabile: quella del nulla. Un appuntamento da non perdere per chi crede che il teatro debba ancora avere il coraggio di porre domande scomode, anche a costo di non avere risposte.

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I Ditelo Voi - Dirotta Sul Nulla Teatro Ariston

Dove

Teatro Ariston
Corso Giacomo Matteotti, 212, SANREMO, IT, 18038

Quando

14-02-2026    
21:00

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