L’importanza di chiamarsi Ernesto Teatro Alessandrino
L’importanza di chiamarsi Ernesto: un capolavoro di Oscar Wilde al Teatro Alessandrino
Il 19 dicembre 2025 alle ore 21:00, il Teatro Alessandrino di Alessandria ospiterà una delle commedie più brillanti e sofisticate della letteratura teatrale: “L’importanza di chiamarsi Ernesto” di Oscar Wilde. Questo appuntamento culturale rappresenta un’occasione imperdibile per gli appassionati di teatro e per chi desidera immergersi nell’ironia tagliente e nell’eleganza verbale che hanno reso immortale l’opera del drammaturgo irlandese.
La trama: equivoci e doppie identità
La commedia, rappresentata per la prima volta nel 1895, ruota attorno alle vicende di due amici, John Worthing e Algernon Moncrieff, che inventano personaggi fittizi per evadere dagli obblighi della vita mondana. John, per recarsi periodicamente a Londra, si crea un fratello immaginario di nome Ernest, mentre Algernon inventa un amico malato di nome Bunbury per sottrarsi a impegni noiosi.
La situazione si complica quando entrambi si innamorano: John di Gwendolen Fairfax e Algernon di Cecily Cardew. Entrambe le donne, però, sono ossessionate dall’idea di sposare un uomo di nome Ernest, credendo che questo nome ispiri assoluta fiducia e serietà. I due protagonisti si trovano così costretti a mantenere le loro finzioni, innescando una serie di equivoci esilaranti che culmineranno in un finale sorprendente.
I temi principali dell’opera
“L’importanza di chiamarsi Ernesto” non è solo una commedia degli equivoci, ma una satira pungente della società vittoriana e delle sue ipocrisie. Wilde critica con ironia:
- Le convenzioni sociali e il perbenismo borghese
- L’importanza attribuita all’apparenza rispetto alla sostanza
- Il matrimonio visto come contratto sociale più che come unione d’amore
- La doppia morale della classe alta inglese
Il titolo stesso contiene un gioco di parole: in inglese “Ernest” (il nome) suona come “earnest” (serio, onesto), sottolineando il contrasto tra l’apparenza rispettabile e la realtà frivola dei personaggi.
La regia e l’allestimento al Teatro Alessandrino
La produzione che andrà in scena al Teatro Alessandrino promette di rispettare lo spirito originale dell’opera, pur con alcune innovazioni registiche che la renderanno attuale e coinvolgente per il pubblico contemporaneo. La regia è affidata a Marco Bianchi, noto per le sue interpretazioni di classici che uniscono tradizione e modernità.
Le scenografie, curate da Elena Rossi, ricreeranno l’atmosfera elegante e rarefatta dell’Inghilterra vittoriana, con particolare attenzione ai salotti borghesi di Londra e al giardino della tenuta di campagna dove si svolge parte della vicenda. I costumi, disegnati da Sofia Conti, rifletteranno la moda dell’epoca con abiti sfarzosi e ricchi di dettagli.
Il cast di eccezione
La compagnia teatrale che porterà in scena l’opera vanta attori di grande esperienza e talento:
- Luca Ferrari nel ruolo di John Worthing/Ernest
- Andrea Marini nel ruolo di Algernon Moncrieff
- Chiara Romano nel ruolo di Gwendolen Fairfax
- Martina Esposito nel ruolo di Cecily Cardew
- Paola Costa nel ruolo di Lady Bracknell
Particolare attenzione merita l’interpretazione di Paola Costa nel ruolo di Lady Bracknell, personaggio che incarna alla perfezione l’ipocrisia e il classismo della società vittoriana, diventando uno dei simboli dell’opera wildiana.
Perché non perdere questo spettacolo
Assistere a “L’importanza di chiamarsi Ernesto” al Teatro Alessandrino significa vivere un’esperienza culturale di altissimo livello. Ecco alcuni motivi per cui vale la pena partecipare:
- L’attualità dei temi: nonostante sia stata scritta più di un secolo fa, l’opera affronta temi ancora oggi rilevanti come l’ipocrisia sociale e il conflitto tra apparenza e realtà
- La comicità sofisticata: i dialoghi brillanti e le battute taglienti di Wilde garantiscono risate intelligenti
- La qualità della produzione: regia, scenografie e interpretazioni di alto livello professionale
- Il valore culturale: un’occasione per conoscere o riscoprire un capolavoro della drammaturgia mondiale
Informazioni pratiche per lo spettacolo
Data e orario: 19 dicembre 2025, ore 21:00
Luogo: Teatro Alessandrino, Via Giuseppe Verdi 12, Alessandria
Durata: circa 2 ore e 30 minuti, compreso l’intervallo
Biglietti: disponibili presso la biglietteria del teatro e sui principali circuiti di vendita online. Si consiglia la prenotazione anticipata vista la capienza limitata della sala.
Accessibilità: il teatro è completamente accessibile ai disabili motori.
Il Teatro Alessandrino: un gioiello culturale
Il Teatro Alessandrino, situato nel cuore del centro storico di Alessandria, è uno dei luoghi culturali più prestigiosi del Piemonte. Inaugurato nel 1830 e recentemente restaurato, combina l’eleganza architettonica dell’Ottocento con le più moderne tecnologie teatrali. Con una capienza di 400 posti, offre un’atmosfera intima e raccolta che permette allo spettatore di immergersi completamente nello spettacolo.
La programmazione del teatro spazia dalla prosa classica e contemporanea alla danza, dalla musica sinfonica al jazz, confermandosi come un punto di riferimento per la vita culturale non solo alessandrina ma di tutto il territorio circostante.
Conclusioni
“L’importanza di chiamarsi Ernesto” rimane, a più di un secolo dalla sua prima rappresentazione, una delle commedie più rappresentate e amate al mondo. La sua capacità di unire intrattenimento e critica sociale, comicità e profondità filosofica, la rende un’opera senza tempo.
L’appuntamento del 19 dicembre 2025 al Teatro Alessandrino rappresenta quindi un’opportunità preziosa per godere di questo capolavoro in una produzione di qualità e in una cornice storica di grande suggestione. Un evento da non perdere per chi ama il teatro intelligente e raffinato.
Dove
Via Giuseppe Verdi 12, ALESSANDRIA, IT, 15121