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OUT OF OFFICE Teatro Kismet Opera

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OUT OF OFFICE Teatro Kismet Opera

Il Futuro del Lavoro in Scena: Prosa di OUT OF OFFICE BARI al Teatro Kismet Opera il 16 Febbraio 2026

Il 16 febbraio 2026, alle ore 21:00, il Teatro Kismet Opera di Bari, situato in via San Giorgio Martire 22/F, diventerà il palcoscenico privilegiato per una riflessione profonda e artistica sul concetto contemporaneo di lavoro. La prosa “OUT OF OFFICE” si presenta non solo come uno spettacolo teatrale, ma come un vero e proprio evento culturale, capace di intercettare le ansie, le speranze e le trasformazioni di un’epoca in cui i confini tra vita professionale e personale sono sempre più labili. In un mondo post-pandemico e iper-connesso, l’opera promette di esplorare con ironia, dramma e poesia la nuova geografia esistenziale dell’essere umano-lavoratore del XXI secolo.

La scelta del Teatro Kismet Opera come location non è casuale. Storicamente, questo spazio si è distinto per la sua programmazione coraggiosa e innovativa, capace di parlare al presente con un linguaggio artistico di alta qualità. La sua architettura, che unisce tradizione e modernità, si presta perfettamente a ospitare un’opera che si interroga sul futuro partendo dalle radici del nostro modo di produrre, consumare e vivere il tempo. La serata del 16 febbraio si preannuncia come un appuntamento imperdibile non solo per gli appassionati di teatro, ma per chiunque sia interessato a comprendere le dinamiche sociali ed economiche che stanno ridisegnando le nostre vite.

OUT OF OFFICE: Sinossi e Tematiche di un’Opera Visionaria

“OUT OF OFFICE” non è il titolo di una semplice commedia o di un dramma convenzionale. È una lente d’ingrandimento sulla condizione umana nell’era del capitalismo digitale. La trama ruota attorno alle vite intrecciate di quattro personaggi principali, ognuno dei quali rappresenta un diverso archetipo del mondo del lavoro moderno. C’è Marco, il manager di successo che scopre il vuoto esistenziale dietro una carriera impeccabile; Chiara, la freelance creativa in lotta perenne per la stabilità economica e l’autonomia; Luca, l’operaio la cui fabbrica è stata completamente automatizzata, costringendolo a un doloroso reinserimento; e infine Sofia, la giovane neolaureata che si interroga sul senso stesso del “costruirsi un futuro” in un mercato del lavoro saturo e precario.

Attraverso un montaggio non lineare e l’uso sapiente di proiezioni multimediali, la prosa esplora tematiche di stringente attualità:

  • Lo Smart Working e la Dissoluzione dei Confini: Come cambia la percezione di sé quando l’ufficio è ovunque e in nessun luogo? La libertà di lavorare da casa si trasforma in un obbligo di essere sempre reperibili?
  • L’Automazione e il Futuro dell’Occupazione: Cosa resta del valore umano quando robot e intelligenze artificiali sono in grado di svolgere compiti sempre più complessi? La paura della sostituzione tecnologica è un nuovo spettro che si aggira per l’Europa.
  • La Ricerca di un Senso: In un’economia che premia l’efficienza e la produttività, dove si colloca la ricerca di significato e realizzazione personale? Il lavoro è ancora una vocazione o è diventato una mera transazione economica?
  • La Precarietà Esistenziale: Dalle gig economy ai contratti a termine, la prosa indaga l’insicurezza che permea le giovani generazioni e il suo impatto sulla capacità di progettare una vita.

La regia, affidata a una delle firme più acclamate del teatro di ricerca italiano, punta a creare un’esperienza immersiva per lo spettatore. La scenografia, essenziale e modulare, si trasforma continuamente, riflettendo la fluidità e l’instabilità degli ambienti di lavoro contemporanei. L’uso del linguaggio è un altro punto di forza: un misto di dialoghi serrati, monologhi interiori e momenti di puro silenzio carico di significato.

Il Cast e la Regia: Voci e Visioni per un’Epoca in Transizione

La forza di “OUT OF OFFICE” risiede nell’eccezionale ensemble di attori chiamati a dare volto e voce a questi personaggi simbolo. Ogni interprete è stato scelto non solo per le sue indiscusse doti tecniche, ma per la capacità di incarnare le contraddizioni dei nostri tempi.

  • Andrea De Luca nel ruolo di Marco: De Luca, noto al grande pubblico per le sue interpretazioni intense e sofferte, porta sul palco tutta la crisi di un uomo che ha raggiunto ogni traguardo materiale solo per scoprire di aver corso verso un nulla. La sua performance è un viaggio nella disillusione e in una possibile, faticosa, rinascita.
  • Elisa Bianchi nel ruolo di Chiara: L’attrice, premiata per la sua versatilità, dà vita a una Chiara che è un turbine di energia creativa e ansia. Il suo personaggio è la cartina di tornasole delle ambivalenze del lavoro autonomo: la gioia della libertà e il terrore dell’incertezza.
  • Riccardo Conti nel ruolo di Luca: Conti, con la sua presenza scenica potente e commovente, interpreta la dignità ferita di un uomo il cui mondo, fatto di fatica e orgoglio artigiano, viene spazzato via dal progresso. La sua è una storia di resilienza e di riconversione forzata.
  • Giulia Ferrante nel ruolo di Sofia: Giovane e talentuosa, Ferrante incarna perfettamente lo sguardo disincantato e al tempo stesso speranzoso di una generazione che si affaccia al mondo del lavoro con un bagaglio di competenze ma poche certezze. Il suo monologo finale è uno dei momenti più toccanti dell’intera opera.

La regia è firmata da Eleonora Riva, una delle figure più visionarie del panorama teatrale nazionale. Riva, che ha alle spalle studi di sociologia oltre che di regia, ha sviluppato il progetto partendo da un’approfondita ricerca sul campo, intervistando decine di lavoratori di diversi settori. “Non volevamo raccontare un’idea astratta di lavoro”, ha dichiarato la regista in una recente intervista. “Volevamo portare in scena le voci, le paure, i sogni spezzati e quelli ancora vivi delle persone che ogni giorno affrontano questa realtà. ‘OUT OF OFFICE’ è un affresco corale, un tentativo di dare forma artistica a un malessere diffuso ma anche di indicare spiragli di luce.”

La sua regia si caratterizza per un ritmo incalzante, che alterna momenti di comicità amara a sequenze di profondo dramma, e per l’uso innovativo della tecnologia. Schermi e ologrammi non sono semplici effetti speciali, ma diventano personaggi essi stessi, rappresentando l’invasività degli strumenti digitali nelle nostre esistenze.

Il Teatro Kismet Opera: Un Contesto Ideale per un Dialogo sul Futuro

Ospitare “OUT OF OFFICE” al Teatro Kismet Opera significa collocare il dibattito in un luogo che è esso stesso un simbolo di rigenerazione e innovazione culturale. Il Kismet, con la sua storia di teatro stabile d’innovazione, ha sempre avuto un rapporto speciale con la città di Bari e con le sue trasformazioni sociali. La sua programmazione ha spesso anticipato tendenze e sollevato questioni cruciali per la comunità.

L’edificio, situato in via San Giorgio Martire 22/F, è facilmente raggiungibile e accessibile, fattore non secondario per un’opera che ambisce a parlare a un pubblico trasversale. La sua sala, dalla acustica perfetta e dalla visuale impeccabile da ogni posto, garantisce a ogni spettatore un’esperienza intima e coinvolgente. La scelta di una data di febbraio, tradizionalmente un mese di riflessione dopo le festività, è strategicamente vincente per attirare un pubblico attento e ricettivo.

Il teatro, inoltre, non si limiterà a ospitare la rappresentazione. In collaborazione con la produzione, ha organizzato una serie di eventi collaterali per approfondire le tematiche dello spettacolo:

  • Incontri con Autori e Sociologi: Nel foyer del teatro, nei giorni precedenti e successivi allo spettacolo, si terranno dibattiti con esperti del mondo del lavoro, economisti e rappresentanti sindacali.
  • Laboratori per Studenti: Saranno attivati workshop dedicati agli studenti delle scuole superiori e dell’università, per stimolare una riflessione critica sul loro futuro professionale.
  • Mostra Fotografica “Volti del Lavoro”: Una galleria di ritratti che racconta le storie di lavoratori e lavoratrici del territorio pugliese, a cura di un noto fotografo documentarista.

Questo approccio integrato trasforma la serata del 16 febbraio in un vero e proprio festival delle idee, rendendo il Kismet un polo di aggregazione e dibattito per l’intera città.

Perché “OUT OF OFFICE” è un Evento Imperdibile nel 2026

Assistere alla prosa “OUT OF OFFICE” il 16 febbraio 2026 al Teatro Kismet Opera non significa semplicemente andare a teatro. Significa partecipare a un momento di consapevolezza collettiva. In un’epoca segnata da grandi trasformazioni, l’arte ha il dovere e il potere di fornire strumenti per interpretare la realtà. Questo spettacolo lo fa con intelligenza, senza facili moralismi o soluzioni preconfezionate.

Ecco alcuni motivi per cui questo evento si candida a essere uno dei più significativi della stagione teatrale italiana 2025/2026:

  • Attualità Bruciante: Le questioni sollevate dall’opera sono al centro del dibattito politico, economico e sociale. Vedere queste tematiche trattate con la profondità del linguaggio teatrale offre una prospettiva unica e arricchente.
  • Qualità Artistica Assoluta: Dalla drammaturgia alla recitazione, dalla regia alla scenografia, ogni elemento dello spettacolo è curato al massimo livello, promettendo un’esperienza estetica di grande impatto.
  • Identificazione con il Pubblico: Chiunque, indipendentemente dalla propria professione, troverà nello spettacolo echi della propria esperienza. È un’opera che parla a tutti, perché il lavoro, in una forma o nell’altra, tocca le vite di ogni persona.
  • Valore Profetico: “OUT OF OFFICE” non si limita a fotografare il presente, ma prova a immaginare il futuro. Cosa ci aspetta? Quali nuove forme di lavoro e di vita stiamo creando? Lo spettacolo non dà risposte definitive, ma costringe a porsi le domande giuste.

In un panorama culturale spesso distratto e superficiale, “OUT OF OFFICE” rappresenta un atto di coraggio. È un’opera che sfida il pubblico a non accettare passivamente le trasformazioni in corso, ma a interrogarle, a criticarle, a immaginarne di alternative. È un invito a uscire dalla modalità “pilota automatico” e a riprendere in mano il timone delle nostre esistenze professionali e personali.

Informazioni Pratiche e Biglietti per il 16 Febbraio 2026

Per non perdersi questo appuntamento fondamentale, è utile organizzarsi con anticipo. La prima rappresentazione di “OUT OF OFFICE” a Bari è prevista per lunedì 16 febbraio 2026, con inizio alle ore 21:00, presso il Teatro Kismet Opera in via San Giorgio Martire 22/F.

La biglietteria del teatro è già attiva. Ecco tutte le modalità per acquistare i biglietti:

  • Biglietteria Online: Tramite il sito ufficiale del Teatro Kismet Opera, con possibilità di scegliere il posto in sala e ricevere il biglietto via email.
  • Biglietteria Fisica: Presso la sede del teatro, negli orari di apertura al pubblico.
  • Prevendita: È possibile acquistare i biglietti anche attraverso i circuiti di prevendita autorizzati nazionali.

Si consiglia vivamente la prenotazione anticipata, data l’eccezionale attesa che sta già circondando l’evento. Il teatro ha anche messo a disposizione tariffe agevolate per studenti, under 26 e gruppi, nell’ottica di favorire la più ampia partecipazione possibile a un dibattito che riguarda soprattutto le giovani generazioni.

La durata dello spettacolo è di circa due ore, compreso un intervallo. Il linguaggio utilizzato è l’italiano. Il teatro è completamente accessibile ai disabili.

Il 16 febbraio 2026, il Teatro Kismet Opera di Bari non sarà solo un luogo di intrattenimento. Sarà un’agorà, uno spazio di riflessione condivisa, un laboratorio di idee per il futuro. “OUT OF OFFICE” è più di una prosa; è un’esperienza che promette di lasciare un segno, di accendere discussioni, di cambiare, forse, la prospettiva di chi avrà la fortuna di assistervi. Un appuntamento da non mancare per chi crede che il teatro possa e debba essere specchio e motore del cambiamento sociale.

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OUT OF OFFICE Teatro Kismet Opera

Dove

Teatro Kismet Opera
str. San Giorgio Martire,22/F, BARI, IT, 70124

Quando

16-02-2026    
21:00

Event Type