Selene Calloni Williams – Incantesimi d’abissi Teatro Manzoni
Incantesimi d’Abissi: Il Viaggio Iniziatico di Selene Calloni Williams Arriva a Milano
L’8 dicembre 2025, alle ore 20:00, il prestigioso Teatro Manzoni di Milano aprirà le sue porte a un evento straordinario. Incantesimi d’Abissi, il nuovo prosa concepito e guidato da Selene Calloni Williams, promette di condurre il pubblico in un viaggio senza precedenti alle radici stesse della coscienza umana. In un’epoca di grande trasformazione e disorientamento, questo lavoro si propone come un faro, un invito a esplorare gli abissi interiori per ritrovare un contatto autentico con la natura più profonda dell’essere.
Selene Calloni Williams, esploratrice, documentarista e scrittrice di fama internazionale, è nota per il suo approccio unico che fonde psicologia del profondo, tradizioni sciamaniche, yoga immaginale e un profondo rispetto per le culture indigene. I suoi lavori non sono mai semplici spettacoli, ma vere e proprie esperienze trasformatrici. Incantesimi d’Abissi rappresenta la sintesi più matura della sua ricerca trentennale, un’opera che va oltre i confini del teatro tradizionale per diventare un rituale contemporaneo.
Il Concept: Cosa Sono gli “Incantesimi d’Abissi”?
Il titolo stesso, Incantesimi d’Abissi, evoca un mondo di mistero e potenza. Non si tratta di magia nel senso comune del termine, ma di un processo molto più profondo e radicale. L’incantesimo, nella visione di Calloni Williams, è un atto di concentrazione della volontà e dell’immaginazione capace di modificare la realtà interiore e, di conseguenza, quella esteriore. Gli abissi a cui il titolo fa riferimento sono le dimensioni nascoste della psiche, gli strati più arcaici della coscienza collettiva, quell’oceano interiore popolato da archetipi, istinti e memorie ancestrali.
Attraverso una narrazione ricca di simboli, immagini potenti e suoni ipnotici, il prosa mira a creare uno spazio sacro in cui il pubblico possa, almeno per la durata della performance, sciogliersi dalle catene della personalità ordinaria e accedere a stati di coscienza non ordinari. È un invito a tuffarsi nel proprio inconscio, non per analizzarlo, ma per viverlo, per dialogare con le sue creature e per imparare a navigarne le correnti.
La struttura dello spettacolo si ispira ai viaggi dell’eroe presenti nei miti di tutte le culture e ai riti di passaggio delle società tradizionali. Il pubblico non sarà un semplice spettatore passivo, ma un partecipante attivo in un processo di morte simbolica e rinascita. L’obiettivo è quello di fornire degli “attrezzi” immaginali – metafore, narrazioni, visualizzazioni – che i partecipanti potranno portare con sé nella vita di tutti i giorni per affrontare le proprie sfide con una rinnovata saggezza e resilienza.
Selene Calloni Williams: La Guida di un Viaggio Straordinario
Per comprendere appieno la portata di Incantesimi d’Abissi, è essenziale conoscere la mente che lo ha creato. Selene Calloni Williams non è una regista o un’artista convenzionale. La sua figura sfugge a qualsiasi categorizzazione semplice, posizionandosi all’incrocio tra antropologia, psicologia, ecologia profonda e spiritualità.
I suoi studi e le sue esperienze sul campo l’hanno portata a vivere a lungo con comunità sciamaniche in Sri Lanka, nella Siberia artica, in Amazzonia e in altre parti del mondo, assorbendo conoscenze antiche e imparando tecniche per accedere a stati di coscienza ampliata. È la fondatrice dell’Yoga Immaginale, una disciplina che utilizza l’immaginazione attiva come strumento di guarigione e di esplorazione interiore, basandosi sugli insegnamenti di Carl Gustav Jung, James Hillman e Henry Corbin.
Autrice di numerosi libri e documentari, Calloni Williams ha sempre avuto un rapporto speciale con la narrazione. Per lei, le storie non sono finzioni, ma organismi viventi, forze della natura che plasmano la realtà. I suoi prosas sono quindi l’applicazione scenica di questo principio: non racconti che si ascoltano, ma campi di forza immaginali in cui ci si immerge. La sua capacità di condurre un gruppo in queste dimensioni sottili è ciò che rende i suoi eventi esperienze uniche e profondamente trasformative.
- Esperienze Dirette: Il suo lavoro è radicato in un’esperienza diretta e prolungata con le culture indigene, non in una conoscenza puramente libresca.
- Psicologia del Profondo: Integra le scoperte della psicologia junghiana e post-junghiana con le visioni del mondo sciamaniche.
- Approccio Pratico: Il suo obiettivo è sempre fornire strumenti pratici e immediatamente applicabili per la crescita personale.
- Ecologia Spirituale: Il suo lavoro è profondamente ecologista, poiché riconnette l’individuo al mondo naturale visto come un essere vivente e senziente.
La Struttura dello Spettacolo: Un Percorso in Tre Atti
Incantesimi d’Abissi è strutturato come un percorso iniziatico articolato in tre atti principali, ciascuno corrispondente a una fase del viaggio dell’eroe e a un regno specifico della psiche.
Primo Atto: La Discesa nell’Oceano Abissale
Il prosa si apre con un’atmosfera di quieta preparazione. Le luci si abbassano, lasciando il posto a proiezioni di onde marine che si infrangono lentamente. Una colonna sonora composta da suoni naturali – il canto delle balene, il crepitio dei ghiacci, il rombo dei tuoni lontani – avvolge la sala. Selene Calloni Williams appare sulla scena non come un’attrice, ma come una psychopomp, una guida delle anime.
Il primo atto è dedicato alla discesa. Attraverso un linguaggio poetico e ipnotico, la Williams invita il pubblico a lasciare andare le preoccupazioni quotidiane, a sciogliere le tensioni del corpo e a consentire alla mente di spostarsi in uno stato ricettivo e sognante. Vengono introdotti i primi “incantesimi”: brevi narrazioni, spesso tratte da miti legati all’acqua e all’inconscio (come il mito di Inanna, la discesa di Orfeo negli Inferi, le storie delle divinità oceaniche), che funzionano come chiavi per aprire le porte della percezione.
L’obiettivo di questa prima fase è il distacco dalla realtà consueta e l’inizio del contatto con gli strati più profondi e spesso rimossi della personalità. È un atto di coraggio, un acconsentire a perdersi per ritrovarsi su un piano diverso.
Secondo Atto: L’Incontro con le Creature dell’Inconscio
Il secondo atto è il cuore pulsante dell’esperienza. Il palcoscenico si trasforma in un vero e proprio paesaggio onirico. Grazie all’uso sapiente di luci, ombre e ologrammi, prendono forma le “creature dell’abisso”: figure archetipiche che rappresentano le diverse forze in gioco nella psiche.
Il pubblico non assisterà a una storia lineare, ma a una serie di incontri immaginali. Potrebbe apparire l’archetipo dell’Anima, rappresentato da una danzatrice eterea, o quello dell’Ombra, impersonato da una presenza più oscura e inquietante ma portatrice di un messaggio vitale. Potrebbero manifestarsi il Trickster, il vecchio Saggio, la Grande Madre.
La Williams guiderà il pubblico nell’interagire con queste figure, non fisicamente, ma attraverso l’immaginazione attiva. Verranno insegnate tecniche specifiche per porgere domande a questi archetipi, per ricevere i loro doni (sotto forma di simboli o intuizioni) e per integrare la loro energia. Questo atto è un vero e proprio lavoro alchemico interiore, dove gli aspetti frammentati o repressi del Sé vengono riconosciuti, accolti e trasformati in risorse creative.
- Dialogo con l’Ombra: Un momento dedicato a riconoscere e abbracciare le parti di sé che sono state rifiutate o giudicate.
- Il Dono dell’Anima: Un’esperienza di bellezza e connessione che risveglia la creatività e la capacità di amare.
- La Sfida del Guardiano della Soglia: Un archetipo che mette alla prova l’intenzione del viaggiatore, rafforzandone la determinazione.
Terzo Atto: L’Emersione e il Ritorno con il Dono
Il viaggio non può concludersi negli abissi. Il terzo atto è dedicato al ritorno e all’integrazione. Il ritmo cambia, la musica diventa più ariosa e le luci si fanno più calde. Selene Calloni Williams guiderà il pubblico in un processo di “ricompattamento” della coscienza, aiutando a portare in superficie i simboli, le sensazioni e le intuizioni emerse durante l’immersione.
Questo è il momento in cui l’”incantesimo” viene completato. L’energia risvegliata e le visioni ricevute vengono “legate” a un’intenzione precisa per la vita quotidiana. Attraverso un potente rituale collettivo finale – che potrebbe coinvolgere un canto, una preghiera laica o una semplice ma potente visualizzazione condivisa – l’esperienza viene sigillata. L’obiettivo è che ogni partecipante emerga non solo commosso o intrattenuto, ma cambiato, portando con sé un “dono” interiore: una chiarezza nuova, una risoluzione a un vecchio problema, un senso di pace profonda o un’ispirazione creativa.
La performance si conclude con un lento ritorno alla normale consapevolezza, ma con la percezione che qualcosa di fondamentale sia mutato. Il mondo fuori dal teatro apparirà, almeno per un po’, con una luce diversa, più vivida e significativa.
Il Teatro Manzoni: La Cornice Perfetta per un Evento Magico
La scelta del Teatro Manzoni come sede per Incantesimi d’Abissi non è casuale. Situato in via Manzoni 42, nel cuore elegante di Milano, questo teatro storico, inaugurato nel 1870, è un gioiello di architettura e acustica. La sua atmosfera intima e raccolta, con la platea a ferro di cavallo e i ricchi ornamenti, crea un ambiente perfetto per un’esperienza immersiva e introspettiva.
A differenza di un auditorium moderno e asettico, il Manzoni possiede un’anima. Le sue mura, che hanno ospitato i più grandi nomi del teatro e della musica italiana e internazionale, custodiscono un’energia che favorisce la concentrazione e l’apertura emotiva. La dimensione non eccessivamente grande della sala garantisce che ogni spettatore si senta partecipe dell’evento, creando un vero e proprio campo morfogenetico collettivo, un termine caro a Calloni Williams per descrivere la risonanza che si crea in un gruppo unito da un’intenzione comune.
L’ambiente del teatro, quindi, non è un semplice contenitore, ma un co-protagonista attivo nell’esperienza, un luogo di transizione tra il mondo ordinario di Milano e le dimensioni straordinarie degli “abissi”.
A Chi è Rivolto Incantesimi d’Abissi?
Questo prosa non è pensato per un pubblico di nicchia. Sebbene affondi le radici in concetti complessi, il suo linguaggio è universale e accessibile a chiunque sia dotato di curiosità e coraggio.
- A Chi Cerca un Cambiamento: Persone che si trovano in un momento di transizione (personale, professionale, esistenziale) e sentono il bisogno di una guida interiore per orientarsi.
- Agli Appassionati di Psicologia e Crescita Personale: Chi è interessato alla psicologia junghiana, agli archetipi e alle dinamiche dell’inconscio troverà un’applicazione pratica e viva di questi principi.
- Agli Amanti del Mito e del Simbolo: Chi è affascinato dalle storie antiche e dal loro potere di parlare all’anima moderna.
- Ai Creativi in Blocco: Artisti, scrittori, musicisti che cercano di risvegliare la propria musa ispiratrice attingendo alle sorgenti più profonde dell’immaginazione.
- A Chi Sente una Disconnessione dalla Natura: Persone che avvertono il peso della vita urbana e tecnologica e desiderano riconnettersi a una saggezza più antica e biologica.
- A Semplici Curiosi: Anche chi si avvicina per la prima volta a questo genere di esperienze, purché dotato di mente aperta, troverà in Incantesimi d’Abissi un evento indimenticabile.
Prepararsi all’Esperienza: Consigli Pratici per gli Spettatori
Per trarre il massimo beneficio da Incantesimi d’Abissi, è utile arrivare preparati. Ecco alcuni suggerimenti pratici da parte dell’organizzazione.
Prima dello Spettacolo:
- Digiuno Informatico: Cercate di staccarvi da telefoni, computer e notizie per almeno un paio d’ore prima dell’evento. Questo aiuta la mente a calmarsi e a diventare più ricettiva.
- Cena Leggera: Evitate pasti pesanti prima della performance. Uno stato di digestione laborioso può interferire con la capacità di rilassarsi profondamente.
- Vestirsi Comodi: Indossate abiti comodi che non stringano. L’esperienza è anche corporea, e la libertà di movimento e respiro è importante.
- Portare un Taccuino: Potreste ricevere intuizioni o simboli che vorrete ricordare. Avere un piccolo taccuino e una penna da usare dopo lo spettacolo è un’ottima idea.
Dopo lo Spettacolo:
- Prendetevi del Tempo: Evitate di correre subito verso la metropolitana o di riempirvi la testa con chiacchiere. Camminate in silenzio per un po’, lasciando che l’esperienza si sedimenti.
- Condividete con Cautela: Condividere l’esperienza con amici fidati
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Dove
Via A. Manzoni 42, MILANO, IT, 20121