Tool: la scheda completa della band progressive metal
I Tool sono una band alternative/progressive metal statunitense formatasi a Los Angeles nel 1990. Il gruppo ha debuttato con l’album “Undertow” nel 1993 e ha raggiunto la fama internazionale grazie al singolo “Sober”. Attivi per oltre tre decenni, i Tool hanno creato un sound unico che fonde metal, rock progressivo e elementi psichedelici, diventando uno dei gruppi più influenti e riconoscibili della scena musicale alternativa.
Genere musicale e periodo di attività
I Tool operano principalmente nei generi alternative metal e progressive metal, con influenze che spaziano dall’hard rock alla musica psichedelica, dal art rock al metal sperimentale. La band è attiva dal 1990 ad oggi, con una carriera che copre oltre tre decenni di produzione musicale innovativa e costantemente evolutiva.
La formazione originale comprendeva Maynard James Keenan (voce), Adam Jones (chitarra), Paul D’Amour (basso) e Danny Carey (batteria). Nel 1995, Justin Chancellor sostituì D’Amour al basso, completando la formazione stabile che continua tutt’oggi. Nonostante le pause tra un album e l’altro, i Tool hanno mantenuto una coerenza artistica straordinaria, esplorando nuove direzioni musicali mentre preservano il loro sound distintivo.
Curiosità e aneddoti rilevanti
La storia dei Tool è costellata di eventi interessanti che hanno contribuito a costruire la loro aura misteriosa e intellettuale:
- Debutto underground: I Tool iniziarono suonando nei club di Los Angeles, attirando l’attenzione per le loro performance ipnotiche e l’approccio visivo unico, con proiezioni psichedeliche che sarebbero diventate un marchio di fabbrica
- Premi Grammy: La band ha vinto tre Grammy Awards: nel 1998 per “Ænima” come Best Metal Performance, nel 2002 per “Schism” come Best Metal Performance, e nel 2007 per “Vicarious” come Best Recording Package
- Record di vendite: Il loro album “Lateralus” del 2001 debuttò direttamente al primo posto della Billboard 200, vendendo oltre 555.000 copie nella prima settimana, un risultato straordinario per un album così complesso e non commerciale
- Lunghe attese: I Tool sono noti per i lunghi intervalli tra gli album: 5 anni tra “Ænima” e “Lateralus”, 5 anni tra “Lateralus” e “10,000 Days”, e ben 13 anni tra “10,000 Days” e “Fear Inoculum”
- Approccio anticonvenzionale: La band ha sempre rifiutato di rilasciare i propri brani come singoli per il download digitale fino al 2019, insistendo che i loro album dovessero essere esperiti nella loro interezza
Brani iconici in ordine di popolarità
La discografia dei Tool comprende alcune delle composizioni più innovative e riconoscibili del rock moderno. Ecco i loro brani più iconici, ordinati per popolarità e impatto culturale:
- Schism – Dall’album “Lateralus” (2001), questo brano è forse il più rappresentativo dei Tool, con il suo time signature complesso (6/8 e 5/8 alternati) e i testi sulla rottura delle relazioni. Vinse un Grammy nel 2002
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